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Generazione Distribuita

Per generazione distribuita si intende in genere la generazione di energia elettrica in unità localizzate in diversi punti del territorio, urbano od extraurbano, controllati a distanza con sistemi basati sulle tecnologie delle telecomunicazioni. Non ci sono definizioni precise per quanto riguarda la taglia o la tipologia degli impianti, che possono essere motori termici, aereomotori, pannelli fotovoltaici, con taglie che vanno dai pochi kW ai Mw. Una caratterizzazione può essere fatta dal punto di vista della connessione di questi generatori alla rete elettrica: essendo localizzati in località remote (ad esempio “campi eolici”) o in prossimità dell'utente finale (cogenerazione ed applicazioni del fotovoltaico).

Inquadramento generale

La crescente competitività delle rinnovabili, la richiesta sempre più grande di energia pulita e la liberalizzazione del mercato dell’energia, hanno avviato un processo di trasformazione della struttura produttiva dell’energia stessa.

Tale trasformazione tende verso un modello di generazione distribuita, vale a dire un modello nel quale l’energia elettrica non viene più prodotta soltanto da poche e grandi centrali (generazione centralizzata) ma anche da piccoli sistemi di generazione, come i campi eolici, i campi fotovoltaici o le centrali a biomasse ecc.

energia distribuita

Vantaggi della generazione distribuita

I vantaggi che offre un sistema di questo tipo sono:

  1. Una maggiore efficienza: generalmente una centrale di media dimensione raggiunge un rendimento dell’ 80%, mentre una centrale di grandi dimensioni può raggiungere al massimo il 35%

  2. Avere meno dispersioni durante il trasporto: mediamente oggi circa il 10% dell’energia prodotta si perde nel trasporto lungo la rete. Avvicinando la produzione all’utenza si diminuiscono anche le perdite.

  3. La possibilità di produrre una quantità di energia più vicina ai fabbisogni della popolazione servita,

  4. Minori emissioni di CO2

  5. Minore costo dell’energia a carico dell’utente: vedi i punti 1) e 2)

  6. Maggiore affidabilità della rete: avere diverse fonti di energia permette di evitare di rimanere senza fornitura se una di queste smette di produrre per qualsiasi motivo


In questo contesto la rete non è più vista come un contenitore passivo ma come un mezzo intelligente in grado di distinguere e gestire i flussi entranti dai flussi uscenti (prodotti); è per tale motivo che si parla di smart grid.

smart grid

Le cosiddette reti intelligenti sono dunque un sistema ottimizzato di trasporto di energia che permette di distribuire la stessa senza creare né deficit e né surplus. Esse in altre parole, attraverso l’utilizzo di software, consentono di compensare quelle aree (o punti) dove manca energia con l’energia prodotta in eccesso in altre zone. Tale caratteristica è di fondamentale importanza quando si ha a che fare con le fonti rinnovabili che, come si sa, hanno una carattere variabile aleatorio nel tempo. Attraverso una smart grid inoltre è anche possibile controllare a distanza l’utilizzo di energia da parte del consumatore, evitando in tal modo inutili sprechi, come può verificarsi ad esempio nelle stanze degli alberghi.

Il maggiore problema dato dai sistemi di generazione distribuita consiste tuttavia proprio nella variabilità della produzione di energia, comportando uno stress che l’attuale sistema di distribuzione spesso non è in grado sopportare.

Il contesto mondiale

Il panorama energetico globale vede ancora concentrata la produzione di energia elettrica in un numero limitato di grandi centrali a combustibili fossili e nucleari. L’elettricità prodotta viene immessa in rete e distribuita fino alle nostre abitazioni, industrie, città, con la potenza desiderata.

Questa complessa e infrastruttura, che incide in maniera significativa sul prezzo finale dell’energia, presenta anche una certa rigidità: infatti il flusso di elettricità viaggia in maniera unidirezionale, dal luogo di produzione a quello di consumo. In questo contesto, l’utente finale che utilizza energia riveste il ruolo passivo -e ignaro- di semplice “consumatore” di energia.

Il contesto nazionale

In Italia il processo di elettrificazione, vale a dire quel processo di realizzazione delle infrastrutture necessarie a portare l’energia elettrica nei centri abitati, si è ormai concluso da almeno venti anni. Pertanto nel 1992 si è avviato un percorso che ha portato al superamento del monopolio di Enel e alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, permettendo a chiunque di diventare produttore di energia.

La seguente tabella ed il grafico relativo mostrano lo stato dell’arte relativo all’anno 2008, in merito alla produzione di energia da impianti di generazione distribuita

la seguente tabella, tratta dal sito di ENEA, mette a confronto le diverse tecnologie che possono essere impiegate nella generazione distribuita

dati generazione distribuita
grafico fonti energia elettrica distribuita

La seguente tabella ed il grafico relativo mostrano lo stato dell’arte relativo all’anno 2008, in merito alla produzione di energia da impianti di generazione distribuita


tabella tecnologie produzione energia distribuita


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Daniele Pulcini,
10 nov 2011, 05:55
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Daniele Pulcini,
10 nov 2011, 07:22
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Daniele Pulcini,
10 nov 2011, 07:22
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Daniele Pulcini,
10 nov 2011, 07:23
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Daniele Pulcini,
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