
L’allarme sull’uso delle risorse scarse, l’inquinamento, i livelli insostenibili di gas serra emessi nell’atmosfera causa soprattutto dell’uso delle fonti fossili ha indotto le nazioni più industrializzate ad individuare percorsi di riduzione di questi impatti devastanti sul pianeta. C’è crescente consapevolezza sulla precarietà degli equilibri ambientali del pianeta. Queste considerazioni sono i principali elementi che caratterizzano il panorama energetico internazionale. Tale scenario pone all’attenzione di tutti gli attori del sistema la ricerca di un nuovo ordine per l’energia e per l’ambiente: una politica energetica mirata ad investire in nuovi progetti per rendere i mercati più stabili e sicuri; costruire nuovi accordi internazionali sull’ambiente; promuovere lo sviluppo tecnologico e l’uso di fonti rinnovabili, monitorare lo spostamento degli assi energetici verso le economie emergenti cercando la via per il cosiddetto Sviluppo Sostenibile: ovvero garantire uguali livelli di benessere con il minore uso (spreco) possibile di risorse.
Le iniziative internazionali assunte sono mirate fronteggiare e comportamenti a rischio per lo sviluppo e per l’ambiente, Tra le più significative vi è la Conferenza di Kioto del 1997, un modello internazionale sulla regolamentazione dello Sviluppo Sostenibile firmato da 169 paesi che dovrà avere un riferimento applicativo nelle politiche interne. L’Unione Europea, ha invece fissato alcuni obiettivi da raggiungere entro il 2020: copertura della domanda energetica affidata per il 20% a fonti rinnovabili; riduzione del 20% per consumi ed emissioni di gas serra.
I costi dell’energia e le oscillazioni dei prezzi del petrolio gas e carboneLe fonti primarie non rinnovabili (petrolio, carbone gas) subiscono fortissime oscillazioni nei prezzi. Nel mese di maggio 2008 il brent ha raggiunto un picco di quotazione di 140 USD a barile. Ad aprile 2009 il suo prezzo era pari a 46 USD a barile.( Fonte: Quotazioni ufficiali brent. Staffetta Quotidiana online)Questo calo repentino determinato dalla grave crisi internazionale, è da considerarsi congiunturale e destinato a non permanere. I costi sono pertanto destinati a crescere (aumentano i consumi dei paesi emergenti e diminuiscono le riserve). L’unica viè diversificare e utilizzare fonti non esauribili come sole, vento, maree.
Le fonti rinnovabili
Le fonti rinnovabili di energia possono
essere utilizzate per produrre calore direttamente e senza processi di
conversione, oppure essere convertite in elettricità. sono
abbondanti, diffuse, non inquinanti e disponibili localmente. L’energia
solare è una delle fonti di energia primarie, non è esauribile e non inquina.
Al contrario, la produzione di energia da carbone, gas e petrolio (fonti non
rinnovabili) determina un fortissimo impatto ambientale. Il loro uso energetico
produce enormi quantità di CO2 che viene immessa nell’atmosfera, inoltre
innesca processi di produzione di altre sostanze che incidono pesantemente
sull’ambiente e sulla salute delle forme
di vita vegetali ed animali compreso l’uomo. In
Italia nel 2008 l'energia prodotta da fonti
rinnovabili e' aumentata di circa 7 miliardi di chilowattora (rispetto al
2007), arrivando tra i 56 e i 58 miliardi di kwh. Di cui 60% idroelettrico. Il
restante 40% deriva da eolico, bioenergia e fotovoltaico. L'eolico è passato da
2.700 MW installati (fine 2007) a poco piu' di 3.700 MW a gennaio 2009. Il
fotovoltaico ha una potenza installata a fine dicembre 2008 di 258 MW (100 MW a
fine 2007) 350 MW, "anche grazie al Conto energia fotovoltaico"(Dati
APER 2009).
Link
http://carbonfund.org/climate-change
Best practice 2011
COOP lancia una nuova campagna ambientale contro la deforestazione.
“Ogni tre secondi scompare l’equivalente di un campo di calcio e già oggi con le nostre azioni sui prodotti a base carta ogni anno salviamo l’equivalente di oltre 500 campi di calcio. Il nostro obiettivo è raddoppiare il risultato alla fine della campagna”
Nello specifico COOP si impegna a non commercializzare prodotti fabbricati con legno provenienti da foreste primarie o da alberi a rischio di estinzione. La carta utilizzata per la comunicazione (dai volantini alle riviste per i soci ai cataloghi) è già in carta riciclata post consumo o certificata FSC. Tutti i prodotti a marchio Coop a base carta sono realizzati secondo rigorosi standard di ecosostenibilità come FSC o con cellulosa riciclata. Entro la fine del 2011 tutti i mobili da arredo interno ed esterno saranno prodotti con legno certificato FSC o TFT.
“In realtà si tratta di una campagna di lungo raggio –spiega Vincenzo Tassinari, Presidente Consiglio di Gestione di Coop Italia- che va avanti per tappe successive e arriverà fino al 2015. Agiamo sui prodotti per parlare di foreste, ovvero di un importante capitolo del più delicato problema dell’equilibrio ambientale, della difesa della biodiversità e anche dei cambiamenti climatici”.
Secondo la Fao, ogni anno vanno perduti al mondo tra gli 11 e i 15 milioni di ettari di foreste naturali, cioè ogni tre secondi scompare l’equivalente di un campo da calcio, mentre in un decennio è andata distrutta una foresta grande come l’intero Egitto. E guardando in casa nostra le cose non vanno meglio: negli ultimi 20 anni solo in Italia gli incendi hanno distrutto un ottavo dell’intera superficie boschiva, come se una regione d’alberi più grande dell’Abruzzo non esistesse più.
Da simili considerazioni parte la nuova campagna a favore di boschi e foreste promossa da Coop, la più importante catena della grande distribuzione in Italia (12.900 milioni di euro di fatturato, 1.450 punti vendita, oltre 100 cooperative, 7,5 milioni di soci) in collaborazione con Greenpeace, WWF e Legambiente. Una campagna che fissa impegni concreti e programmati ribaltando per così dire il percorso; anziché partire dalla fonte (cioè le foreste) si parte dai prodotti che finiscono sul mercato e che provengono da un albero. Non sempre è evidente che dentro ogni prodotto di carta o di legno acquistato c’è una materia prima che deriva proprio da un albero, così come non sono sempre note le pratiche di produzione e la loro sostenibilità. Proprio per meglio evidenziare questi aspetti e fornire ai consumatori elementi per una scelta consapevole spunta il nuovo logo coniato da Coop “Amici delle foreste” apposto sui prodotti in legno che hanno certificazioni ambientali di enti terzi come Fsc e TFT.
Alle origini della campagna sta dunque l’impegno a non commercializzare prodotti fabbricati con legno proveniente da foreste primarie e da alberi a rischio di estinzione, nonché aumentare progressivamente l’utilizzo di carta riciclata o certificata. Molte le cose già fatte. Tutta la carta utilizzata per la comunicazione (dai volantini alle riviste per i soci ai cataloghi) è già in carta riciclata post consumo o certificata FSC. I prodotti a base carta a marchio Coop (fazzoletti, rotolo cucina, carta per fotocopia, carta igienica) sono realizzati secondo rigorosi standard di ecosostenibilità, come FSC o con cellulosa riciclata.
Entro la fine del 2011 tutti i mobili da arredo interno e esterno, nonché gli accessori da cucina immessi in vendita nei negozi Coop saranno fabbricati con legno certificato FSC o TFT, sempre entro la fine del 2011 anche una parte significativa dei quaderni in vendita saranno a certificazione FSC con completamento del progetto entro il 2012. Coop si pone l’obiettivo di utilizzare esclusivamente carta riciclata o FSC negli uffici delle proprie sedi e agirà su tutta la filiera invitando i fornitori a rispettare gli stessi criteri esplicitati sopra nella selezione dei prodotti. Nei prossimi anni Coop intende, infatti, aumentare progressivamente i prodotti a base carta (quali i fazzoletti, la carta igienica, la cancelleria e gli articoli per la scuola) fabbricati con carta riciclata o FSC.
“Questa nostra nuova campagna – spiega il Presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia,Vincenzo Tassinari – è la convinta e coerente continuazione del nostro impegno per l’ambiente. Già oggi con le nostre azioni sui prodotti a base carta ogni anno salviamo l’equivalente di oltre 500 campi di calcio. Il nostro obiettivo è raddoppiare il risultato alla fine della campagna che andrà avanti per tappe successive e arriverà fino al 2015 con l’obiettivo di mettere in vendita solo articoli fabbricati con legno proveniente da filiere certificate, così come almeno il 51% degli articoli di carta del nostro assortimento. Agiamo sui prodotti per parlare di foreste, ovvero di un importante capitolo del più delicato problema dell’equilibrio ambientale, della difesa della biodiversità e anche dei cambiamenti climatici. Ogni consumatore può tramite un gesto quotidiano dare un contributo alla salvaguardia di boschi e foreste. Ancora una volta vogliamo essere apripista con un progetto ampio ed impegnativo che ci auguriamo altre imprese seguano”. I conti sono presto fatti: se si considera quanto già finora raggiunto per il solo 2010, il complesso di prodotti realizzati con carta riciclata ha consentito di evitare l’abbattimento di oltre 150 mila alberi, di impedire l’emissione di 56.000 tonnellate equivalenti di anidride carbonica, di risparmiare 640.000 metri cubi di acqua, di non produrre 59.000 tonnellate di rifiuti, di risparmiare energia per 140.000 megawatt. Per quanto riguarda il legno nel 2011 i mobili per arredo interno ed esterno saranno realizzati con 1.700 tonnellate di legno certificato FSC o TFT. Sono numeri importanti che testimoniano il profondo impatto delle azioni dell’uomo sull’equilibrio ambientale. D’altronde, che l’attenzione di Coop su questo tema non inizi oggi è un dato di fatto. Basta pensare al riconoscimento ottenuto da parte di Greenpeace a fine 2010, nell’ambito della sua campagna “Foreste a rotoli” che ha premiato col massimo dei voti fazzoletti, tovaglioli, asciuga tutto e carta igienica col marchio ViviVerde Coop. Proprio perché rispettosi del futuro delle foreste.
Link
http://www.coopambiente.it/