Blog
L'Eroica 5 ottobre 2014
DAL 1997 L'EROICA È UN ESEMPIO DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE, DI STILE DI VITA SOSTENIBILE, DI CICLISMO PULITO. UN MONDO DOVE OGNUNO FA L’EROICO A MODO SUO: L’IMPORTANTE È DIMOSTRARE CHE CI SI PUÒ SACRIFICARE COL SORRISO PER UNA PASSIONE SANA. |
Giornata nazionale della bicicletta
Dal 2010, grazie ad una iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente, la seconda domenica di maggio si celebra in tutta Italia la “Giornata Nazionale della Bicicletta”, un appuntamento per sensibilizzare e promuovere iniziative a favore di una mobilità ecologica e sostenibile. Sarà l’occasione per far vivere a tutti i cittadini, cominciando dai più piccoli, un’esperienza significativa, consentendo al tempo stesso di potersi muovere per le strade della propria città senza inquinare, facendo esercizio fisico, facendo bene a se stessi, agli altri e all’ambiente. Questa edizione della “Giornata Nazionale della Bicicletta” vuole essere il punto di partenza di un percorso che vedrà impegnato il Ministero dell’Ambiente 365 giorni l’anno nella promozione di politiche attive e di iniziative per favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile. Il Ministero, altresì, vuole dare un segnale di grande valore per il presente e, soprattutto, per il futuro delle nostre città, nonché un’occasione di condivisione e partecipazione; occasione utile anche per favorire l’apprendimento delle pratiche di guida sicura della bicicletta e degli enormi benefici che l’ambiente trae dall’uso di un mezzo a emissioni zero come la bicicletta. Durante la giornata dell’11 maggio saranno organizzate numerose iniziative nelle città italiane, dedicate soprattutto ai giovani, promosse dai Comuni e da diverse associazioni impegnate nella promozione della mobilità ciclabile. Quest’anno, oltre alla celebrazione che si svolgerà in numerosi Comuni del nostro territorio, il Ministero, rappresentato dal Sottosegretario di Stato, On. Silvia Velo, sarà presente sabato 10 maggio a Firenze, dalle ore 14.30, presso la Palazzina delle Pavoniere, per l’iniziativa “ Firenze a Pedali ” organizzata in collaborazione con le associazioni FIAB e UISP. |
Bicimania, il 2014 sarà l'anno del cicloturismo
Bicimania, il 2014 sarà l'anno del cicloturismoSi vendono più biciclette che auto. E la vacanza su due ruote si appresta a diventare un fenomeno di massa. Nel 2012 solo in Europa ha generato un giro d'affari di circa 44 miliardi di euro di CHIARA ZACCHEROTTI*Il 2014 passerà alla storia
come l'anno del cicloturismo, parola di FIAB. Stando a quanto diffuso
dalla Federazione che in Italia riunisce gli amanti delle due ruote,
infatti, la vacanza in bicicletta è diventata sempre più allettante
rispetto al viaggio in macchina e ha assunto le caratteristiche di un
vero e proprio fenomeno di massa, che avrebbe inciso non soltanto
sull'aumento delle vendite di biciclette (che ormai hanno superato
quelle delle autovetture), ma anche su quello delle strutture ricettive
organizzate per i cicloturisti, oggi circa 2.000 in tutta Italia. Si
tratta di un fenomeno che soltanto nel 2012 in Europa ha generato un
giro d'affari pari a 44 miliardi di euro (stime del Parlamento europeo),
grazie ai 2 miliardi di viaggi complessivi e agli oltre 20 milioni di
pernottamenti in tutta Europa. Sicuramente la crisi ha influito su un
cambio di abitudini e promosso comportamenti più sostenibili, commentano
dalla FIAB, ma la "ciclomania" pare sia dovuta principalmente ai
vantaggi legati al mezzo in sé: "la bici è da sempre l'alternativa più
economica, ecologica e salutare per muoversi tutti i giorni e andare
alla scoperta del territorio nel tempo libero, ritrovando il contatto
con la natura e godendo di una mobilità davvero a misura d'uo Per il Presidente di FIAB, Giulietta Pagliaccio, il cicloturismo è un segmento strategico da sviluppare e incoraggiare attraverso una serie di politiche ad hoc, che tengano conto delle esigenze dei cicloviaggiatori. "Per questo motivo - ha detto - siamo da sempre impegnati in una forte attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione sui temi della mobilità sostenibile, del miglioramento della ciclabilità del territorio e dell'interscambio tra bici e altri mezzi di trasporto pubblici, per rendere l'Italia una meta sempre più competitiva e attraente per i tanti appassionati, anche stranieri, che sognano di organizzare il loro prossimo viaggio nel Belpaese, ovviamente in sella a una bici". * DELLA REDAZIONE DI RINNOVABILI.IT |
CICLO & VENTO 19° edizione - Fiera Internazionale del Ciclismo - Cesenatico (FC) - 16/05/2014, 17/05/2014
CICLO & VENTO19° edizione - Fiera Internazionale del Ciclismo Sedi varie
Cesenatico
(FC)
Torna in pedana, con tutto il suo carico
di novità e aggiornamenti tecnologici in fatto di biciclette,
attrezzature e percorsi cicloturistici, la Fiera “Ciclo & Vento”,
arrivata quest’anno alla sua 19° edizione.
Periodo di svolgimento: l'evento si svolge nei giorni 16/05/2014, 17/05/2014 Orario: Ciclo & Vento inaugura venerdì 16 maggio alle 15.30 (orario d'apertura dalle 9.00 alle 24.00), per restare aperta al pubblico il giorno successivo dalle 9.00 alle 22.30
Programma:
Oltre ottanta aziende si daranno appuntamento venerdì 16
maggio e sabato 17, sotto il grattacielo, per esporre le ultime novità
in fatto di ciclismo.
Ingresso: gratuito A cura del consorzio formato da Confartigianato e Confesercenti. Punti informazioni e prenotazioni
A cura della Redazione Cesenatico e dintorni (24/02/2014) |
Cyrcolo, il bike sharing senza obblighi di parcheggio
Il servizio – per ora un prototipo – permette, tramite smartphone, di localizzare le bici più vicine e lasciarle dove fa più comodo. Entro il 2014 la prima sperimentazione a Bologna e Milano13 novembre 2013 di Diletta ParlangeliSe hai voluto la bici pedala, ma fino a dove vuoi tu. Cyrcolo è un progetto privato di bike sharing, che ha tra i suoi obiettivi quello di superare alcuni limiti dei servizi esistenti, tra i quali l’obbligo di lasciare il mezzo, una volta usato, nei luoghi deputati. È l’evoluzione di Okobici: “ Si tratta di un rebranding – spiega uno degli ideatori, Marco Lampugnani – Il marchio funziona meglio sulla scala globale che ci siamo prefissati. Il servizio funziona in questo modo: viene attaccato al telaio della bici un dispositivo controllabile attraverso lo smartphone. Questo consente agli utenti di usare il mezzo per il tratto che desiderano fare, e poi parcheggiarlo dove gli è più comodo. A quel punto, comunica tramite app che la bicicletta in questione si trova in tal luogo, rendendola nuovamente “verde” (disponibile). Chi si trova nei paraggi e cerca una bici, non fa altro che controllare la mappa e capire qual è il posto più vicino dove è stata depositata una. Il dispositivo, dalle fattezze di una scatola, nei primi prototipi era basato su Arduino, mentre ora ha una tecnologia proprietaria. Contiene, spiega sempre Lampugnani, un “ microcontrollore che gestisce un modulo Gps e uno Gprs, un battery managment system e un attuatore elettromeccanico per la gestione di blocco/sblocco del lucchetto tramite app”. Il costo dei primi esemplari dovrebbe aggirarsi tra i 70 e 90 euro, per poi scendere (le batterie durano circa un anno). Il progetto, presentato nell’ambito di Città di mAPP, serata organizzata da Open Mind a Roma, dividerà gli utenti in tipologie diverse. Users (ovvero utenti semplici), provider (coloro che comprano il dispositivo dedicato, lo collocano sulla loro bici e la condividono) e curator. Questi ultimi, partecipando alla cura e alla manutenzione, avranno diritto a parte dei ricavati. Ma quando vedremo l’esperimento attivo? “ Stiamo lavorando al prototipo – spiega Gaspare Caliri, l’altro padre dell’idea e anche lui nel network interdisciplinare Snark – ed entro il 2014 dovrebbe partire la sperimentazione su Milano e Bologna, dove abbiamo delle community pilota”. Il periodo di prova con una massa critica consistente sarà molto importate: “ Fortunatamente, nelle nostre città ci sono cittadini molto più avanti delle città stesse in cui abitano, e sono loro a richiedere una qualità molto alta”. La fase di industrializzazione del dispositivo non è trafila semplice, e la ricerca di finanziamenti si sta muovendo sia sul fronte pubblico, che su quello privato. A chi si stesse chiedendo quanta gola può fare una bicicletta così attrezzata ai tanti ladri, Caliri risponde: “ Contro gli atti di vandalismo si può far poco, ma picconate a parte – scherza - il dispositivo, essendo un gps e tracciandone i periodi di inattività, è di fatto un antifurto naturale”. |
Copenhagen Set to Launch World's Most High-Tech Bike Sharing Program
Copenhagen Set to Launch World's Most High-Tech Bike Sharing Programby
Lidija Grozdanic, 08/20/13 ![]() Copenhagen is getting ready to launch an innovative and efficient new bike-sharing program that will offer bikes with GPS-enabled Android tablets! The new equipment will allow commuters to schedule their travel by bike or by train and know exactly where and when to pick up their next connection. The upcoming Cykel DK service provides information on real-time departures and ticket integration and the availability of bikes and docks in the area. ![]() The system will include 1,260 bikes and 65 stations, and the service will be available 24 hours per day, 365 days per year. To unlock a bike, users can simply enter in their credit card info. Tourists will have the option of paying 20 DKK (ABOUT 3.50 USD) per hour. Those who use the system regularly can pay 50 DKK (about 8.85 USD) for a monthly membership. Cykel DK will be operated by the cities of Copenhagen and Frederiksberg plus DSB – Denmark’s national railway system. Some European railways have already incorporated bike sharing into their system. Deutsche Bahn in Germany, Dutch Railways in The Netherlands, and SNCB in Belgium have already gotten into the bike-sharing business, but Copenhagen’s program is the first one to offer real-time information and navigation for every user. The new technology is leading the city towards the 4th generation of bike-share, which stands to revolutionize inner city mobility. Via Clean Technica and GoBike Photos by Ursula Bach |
Muzzicycles, le 2 ruote ecologiche nate dalla spazzatura
![]() di Chiara Greco Pedalare, si sa, non è proprio cosa alla portata di tutti. Nonostante le città siano piene di ciclisti che sfrecciano dal centro alle periferie – e i movimenti salvaciclisti stiano spopolando tra sportivi e amanti del verde e semplici curiosi – l’uso della due ruote è sempre troppo poco diffuso. Complici le difficili situazioni di traffico urbano, la pigrizia e, a volte, gli impegni pressanti del quotidiano, i ciclisti devono affrontare non poche complicazioni per usare in tranquillità il proprio mezzo di trasporto preferito. Non solo fretta e poca sicurezza delle strade, ma anche la piaga dei furti diffusa in molti centri italiani ed esteri, sono solo alcune delle difficolà legate a quella che non è solo una buona abitudine ma che, per molti, sta diventando una vera e propria necessità. Così non si contano gli esempi di chi cerca di proporre soluzioni fattibili per i ciclisti. PER SAPERNE DI PIU’: IoRicreo: perché riciclare può essere un giocoUn esempio, tra tanti, è la possibilità di targare il proprio mezzo a due ruote. In molti comuni italiani la prassi è già sperimentata e, anche se non elimina il problema dei furti, è la piena dimostrazione di quanto i mezzi a due ruote siano diventati indispensabili per molti. Non tutti però la pensano così e c’è anche chi, del girare in bicicletta, a bordo di semplici due ruote, di mountain bike superaccessoriate o di moderne bici elettriche, continua a fare un vanto ma anche un vero e proprio stile di vita. Oltre che mezzo di trasporto, la bicicletta rappresenta anche uno stile di vita legato alla sostenibilità ambientale: un esempio in questo senso viene dal Brasile, dove un artista e inventore uruguaiano ha deciso di intraprendere un vero e proprio business che ha proprio le biciclette come protagoniste. Da una montagna di rifiuti può nascere una bicicletta? La risposta è affermativa, a dimostrarlo è Juan Muzzi che ha sviluppato un metodo per produrre biciclette con un telaio ottenuto riciclando ogni genere di plastica impiegando, per ogni mezzo, poco più di un centinaio di bottiglie in Pet. Il progetto Muzzicycles, al bivio tra il commerciale e l’ambientalista, ha consentito a Muzzi di brevettare un vero e proprio modello di “ri-cicletta” ecologica in stile minimal – tinta unita, nessuna saldatura e niente vernici – in vendita a circa 140 dollari l’una. NOVITA’: Econyl, indumenti eco realizzati con le reti da pesca abbandonateSecondo i dati forniti dall’azienda la produzione annua è di 132 mila telai riciclando oltre 15 milioni di bottiglie di plastica, con un risparmio di 980.732 kg di petrolio e 2.738.227 kg di CO2. A Juan Muzzi l’ambizione non fa difetto: “L’idea è di raggiungere 20 milioni di persone, tutti quelli che che vivono sotto la soglia della povertà in Brasile“. E intanto le sue ricerche non si fermano, l’obiettivo è creare bici sempre più leggere e sempre più economiche. Vale la pena di riflettere sull’ennesimo esempio concreto di design eco-sostenibile che potrebbe rappresentare una buona idea per chi di ruote, quando pensa ai mezzi di trasporto, ne ha in mente sempre e soltanto due. IL PROGETTO |
Biciclette: allo studio una pista ciclabile che colleghi l’Italia
Attraversare l’Italia intera in bicicletta, usufruendo di una rete nazionale per le due ruote lunga almeno 20 mila chilometri
e di una serie di servizi agevolati nelle stazioni, nei porti e negli
aeroporti. È quanto si ripropone di portare a compimento un ambizioso
disegno di legge, elaborato dal Gruppo interparlamentare sulla mobilità
ciclistica.
La bozza di legge quadro nazionale è stata presentata lo scorso 14 febbraio dal deputato del PD Antonio Decaro, nel corso di un seminario promosso a Montecitorio dalla FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Associazioni e politici si sono interrogate su come rendere l’Italia un Paese bike friendly, partendo dalle esperienze di successo maturate negli altri Paesi europei. Dall’istituzione delle cosiddette zone 30, aree urbane con un limite di velocità inferiore ai 30 km/h, ai piani di contrasto dei furti di biciclette, fino alla realizzazione della rete nazionale a due ruote, il seminario ha creato le basi per lo sviluppo di una mobilità ciclistica italiana moderna ed efficiente. La legge per un’Italia bike friendly contiene misure essenziali per favorire la mobilità sostenibile. Tra le principali spiccano:
Come ha ricordato l’Onorevole Marina Sereni, una delle sostenitrici della legge sulla mobilità ciclistica nazionale, in Italia a spostarsi in bici sono circa 7 milioni di persone e la politica non può più ignorare l’esercito delle due ruote, costretto a muoversi su piste ciclabili inadeguate e strade urbane pericolose per i ciclisti. De Caro ha sottolineato i vantaggi ambientali ed economici della promozione di una rete nazionale per le biciclette, facendo notare che oggi:
Supportare e incentivare ulteriormente la mobilità su due ruote avrebbe dunque una portata immensa sulla riduzione del traffico urbano, dell’inquinamento, delle malattie e dei costi sanitari correlati allo smog. |
Brindisi, Convegno internazionale: "IN BICI! Buone prassi italiane ed europee per la mobilità ciclistica"
Brindisi, 14 novembre 2013 Convegno Internazionale “IN BICI!
Buone prassi italiane ed europee per la mobilità ciclistica”. Analoga
iniziativa si terrà a Patrasso (Grecia) il prossimo 27 novembre 2013.
Nel corso del convegno verranno illustrate le migliori e recenti
esperienze italiane ed europee nell’attuazione di politiche a favore
della ciclabilità Il convegno internazionale “IN BICI! Buone prassi italiane ed europee
per la mobilità ciclistica” per iniziativa dell'Assessorato alle
Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, si terrà il prossimo 14
novembre a Brindisi (Palazzo Nervegna, Sala Convegni Università ore
9,00) nell'ambito del progetto di cooperazione “CiELo – City-port Eco
Logistics”, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma di
Cooperazione Territoriale Europea Grecia - Italia 2007/2013. Fonte: http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=376815 |
Roma, bici in metro quasi sempre, sgravi Tasi per condomini
ll piano del Campidoglio per il prossimo triennio. Le misure a breve in giunta, 30 mln in bilancio
Novità consistenti in arrivo per il miglioramento della ciclabilità romana. A breve verrà avviato un periodo
di sperimentazione per il trasporto delle biciclette sulle
metropolitane A e B in un orario molto più esteso di quello attuale;
verranno proposti sgravi fiscali per i condominii che "accetteranno" di
riservare una parte dei loro spazi interni per il parcheggio dei mezzi a
pedali, mentre per le nuove costruzioni la zona di parcheggio interno
sarà obbligatoria, ma sempre con sgravi. Secondo quanto apprende
l'Adnkronos, gli orari per il trasporto delle bici in metro saranno da inizio servizio alle 7,30, dalle 10 alle 16 e dalle 19 a fine servizio;
attualmente i mezzi sono ammessi solamente dalle 20 a fine servizio, e
solo sabato e domenica per tutta la durata del servizio. Ovviamente,
come è già oggi, le biciclette pieghevoli continueranno a poter entrare
in metro, tram e autobus per l'intera durata del servizio. Fonte: http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?e=1&c=2&s=21È parte di quanto contenuto nel piano messo a punto dagli uffici dell'assessore ai Trasporti, Guido Improta, che dovrebbe essere presentato a stretto giro al sindaco, Ignazio Marino, per la definizione delle priorità d'azione. Oltre a bici in metro e parcheggi condominiali, infatti, il piano prevede una serie di interventi che verranno messi a bilancio per i prossimi tre anni, ma alcuni di questi a costo zero o quasi potranno essere operativi da subito, una volta ottenuto l'ok di Marino. Secondo quanto si apprende, i fondi a disposizione per le misure onerose ammonterebbero a circa 30 milioni, da destinare a parte degli interventi infrastrutturali previsti dal Piano quadro per la ciclabilità approvato il 24 aprile 2012 ma finora mai finanziato. (segue) Tra questi, oltre alla realizzazione di corsie ciclabili in almeno 5 zone "significative" della capitale (intorno all'università, all'Eur e lungo l'asse viario tra Auditorium, ponte della Musica e il quartiere Prati finora scollegati tra loro), anche l'individuazione di 46 punti di interscambio nelle stazioni delle ferrovie metropolitane, con l'avvio di "ciclofficine" con attrezzatura basilare per le riparazioni e un servizio di rimessaggio per chi intendesse lasciare la bicicletta in stazione e proseguire il suo spostamento solo con le metropolitane; l'avvio di progetti di formazione nelle scuole, con l'installazione di rastrelliere e percorsi protetti intorno agli istituti, e una campagna di comunicazione sui benefici della ciclabilità per la mobilità quotidiana in città. Infine, e questa è una misura a lungo chiesta dai movimenti di ciclisti urbani, potrebbe essere finalmente avviata la corsia ciclabile lungo via Labicana e viale Manzoni, in seguito alla chiusura della corsia nord dei due viali per l'installazione dei cordoli di marmo che sostituiranno i jersey in cemento armato finora utilizzati per la separazione delle due carreggiate destinate alle auto private dalla sede della preferenziale tramviaria: una corsia promessa da Marino nei giorni dell'avvio sperimentare della nuova viabilità lungo i Fori Imperiali ma finora non realizzata. |